IL FRAMMENTO DI SPECCHIO - FIABA DI ARWA
Con le spalle stanche e dolenti a lungo gravate dal
pesante fardello, un uomo zoppo dalla nascita, trascinava un pesante sacco di
grano. Tutti lo soprannominavano Grab perché era zoppo. L’uomo, anche se era
brutto e zoppo, era molto fiducioso e altruista. Un giorno, mentre andava al
lavoro, sentì una donna dire: ”La principessa Luna è stata rapita e chi la
salverà la sposerà.” Grab sentendo la notizia disse: “Salverò io la
principessa!”
Tutti risero di lui e un uomo del villaggio disse deridendolo:
“Tu non salverai mai la principessa perché sei gobbo! Ah ah…”
Grab li ignorò e se ne andò nel bosco, si sentì
solo perché tutti lo prendevano in giro perché era gobbo, oltre che zoppo e brutto, e così pianse.
Dopo un po’ Grab sentì qualcosa muoversi tra i
cespugli, si spaventò perché pensava che fosse un lupo, ma non era un lupo, era
un elfo!
Grab incredulo si strofinò gli occhi, ma la figura
dell’elfo rimase lì. Dopo alcuni minuti l’elfo si mosse e Grab urlò , l’elfo
sentendo l’urlo disse: “Che hai da urlare sono solo un elfo innocuo, e già che
ci sei, mi puoi dire chi è un certo Grab? Lo sto cercando. “
Così Grab in tono supplicante e impaurito disse:
“Sono io Grab, ma non farmi del male per favore.” L'elfo rise, ma per poco,
perché vide Grab che tremava come una foglia, così l'elfo si presentó, disse
che si chiamava Foglia D'Acero, ma che tutti lo chiamavano Aceglio.
Finite le presentazioni Aceglio disse: “Ora che tu
hai meno paura dimmi: ma tu sei veramente Grab?” Grab fece cenno di sí, ma
Aceglio non ci voleva credere: com'era possibile che la grande fata Stella
Bianca, avesse scelto un ragazzo gobbo come questo come salvatore e marito
della principessa!? L'elfo allora esclamo’ ad alta voce: “Non é possibile!!!”
Grab si spaventó udendo quell’acuto urlo, ma poi gli chiese preoccupato: “Che
cos'hai Aceglio?”
Così Aceglio
gli spiegò: “Scusa Grab per quell’urlo, ultimamente sono un po' stressato, ma
dimmi nel villaggio c'è un altro ragazzo di nome Grab?” Grab fece cenno di no,
ma disse: “Ti capisco, nessuno vuole uno come me!”
L' elfo si sentí dispiaciuto quindi disse: “Non é
vero che nessuno ti vuole, c'è una ragione per cui la fata Stella Bianca ti ha
scelto per questo incarico!” Grab si rincuorò, ma incuriosito chiese: “Chi è la
fata Stella Bianca? Quale incarico?” Aceglio cosí rispose: “Ora non posso
spiegarti perché dobbiamo andare subito.”
Grab lo ascoltó e dopo aver camminato per un po',
rifece la stessa domanda, così Aceglio rispose pianissimo sussurrandogli ad un
orecchio: “Tu sei stato scelto dalla fata Stella Bianca per salvare la
principessa Luna e io sono stato mandato per prenderti e guidarti fino alla
miniera dove la principessa Luna è stata intrappolata.”
Grab rimase a bocca aperta, perché mai la fata
aveva scelto proprio lui? Grab sentí all'improvviso un sentimento di rimorso e
disperazione: non sarebbe mai riuscito a
salvare la principessa! Così disse all'elfo: “Io… Io non potrei mai salvare la
principessa, sono soltanto un fifone!” Aceglio sicuro gli rispose: ”Ci sarà
stato un buon motivo per cui la fata Stella Bianca ti abbia scelto.”
Così Grab approvó. I due non parlarono più finché
non arrivarono davanti alla foresta del Sonno. L'elfo tremava, invece Grab piú
morto che vivo disse: “Ehm… Dobbiamo davvero entrarci?”
Aceglio fece cenno di sí, cosí tutti e due
entrarono: senza dire una parola attraversarono la foresta, ma proprio davanti
all'uscita c'era una creatura molto bizzarra: aveva la testa e il corpo di
leone, le gambe di drago e la coda di scorpione, ma tutto il corpo era
ricoperto di spine come un porcospino. Grab era paralizzato, non aveva mai
visto un animale come quello; quando anche l'elfo si riprese un po' dallo
spavento, disse con un filo di voce: “È una Manticora.”
Grab non sapeva cosa fosse, ma sapeva che era
pericolosa, e scappó e con lui l'elfo, scapparono, scapparono fino ad arrivare
vicino ad una grande quercia. Lí tutti e due ripresero fiato, dopodichè Grab
disse: “Che cosa facciamo ora che l'uscita é stata sbarrata da quella
creatura?” Aceglio rimase lí a fissare
il terreno, finché non gli venne un'idea e disse: “Chiamiamo Diana, la fata
della caccia e delle creature, lei ci potrà aiutare!”
Grab approvó, ma disse: “E dove la troviamo?” Aceglio con faccia furbetta rispose: ”Io lo so. Molto tempo fa il mio villaggio era sempre attaccato dai Goblin, quindi ogni volta la fata Diana doveva venire, ma lei non sapeva quando venire, cosí diede a tutti un sonaglio e ogni volta che venivano i Goblin, noi suonavamo i sonagli e lei veniva subito. Ora io ho il sonaglio, quindi chiameró la fata Diana ad aiutarci!” Grab diventó felice; Aceglio suonó il sonaglio, ma non successe niente. L'elfo lo risuonó ancora e ancora e ancora, ma niente. Grab perse le speranze, ma all'improvviso si formò un raggio di luce, prima assomigliava alla luce di una torcia, ma poi diventó sempre piú accecante fino ad accecare Grab e Aceglio. Dopo pochi secondi il lampo sparí, ma comparí un frammento di specchio. Grab non sapeva cosa farne, ma quando Aceglio lo vide, sussultó come se avesse appena visto qualcosa di terribile, Grab non capiva, cosí chiese all'elfo a cosa serviva il pezzo di specchio, ma Aceglio non rispose, Grab glielo chiese di nuovo, ma quegli non li rispondeva, era come immobilizzato. Dopo molti minuti di silenzio Aceglio finalmente disse: “Quello è il frammento di specchio di Ultimgrido, la città Oscura, nessuno osa addentrarsi in quel luogo perché lí regna la maledizione di Orione, il re malvagio che fu ucciso molto tempo fa dalle fate, ma non bastó; il re sapeva che sarebbe stato ucciso, quindi creó uno specchio maledetto, perché chi si specchiava veniva rapidamente polverizzato. Ma le fate erano molto furbe, ma per puro caso la fata della Ricrescita si specchió e morí. La fata Stella Bianca vide la scena e ne fu traumatizzata, cosí per vendicare l'amica distrusse lo specchio e raccolse tutti i pezzi, tranne uno che fu perduto. Però proprio davanti a noi c'è quel pezzo.”
Grab per tutto il discorso ascoltò attento, peró
poi disse: “Ma ora noi abbiamo una speranza! Possiamo tranquillamente prendere
lo specchio senza specchiarci e uccidere il mostro!” Anche Aceglio annuí, ma la
sua faccia era triste. Grab sapeva che era triste per la fata morta, cosí lo
rincuoró per un po' e poi eseguirono il
loro piano.
Grab prese il pezzo di specchio con molta attenzione,
ma mentre lo prese sentí un brivido pieno di potere, malvagità e crudeltà. Grab
si sentí strano, ma non disse niente ad Aceglio. Lui e Aceglio cautamente
attraversarono il sentiero che portava dal mostro e quando arrivarono, videro
che la creatura era impegnata ad spappolare alcune ossa. Grab deglutí e disse
pianissimo: “Ehi stupida creatura, vattene.”
La creatura sentí la voce, si voltó e vide Grab. La
creatura era davvero mostruosa: aveva la bocca ricoperta di sangue, i suoi
denti erano piú appuntiti di sciabole, gli occhi erano gialli come quelli di
serpenti velenosi, ma uno era ferito da una cicatrice. Il corpo era tutto pieno
di cicatrici che rappresentavano tutte le sue battaglie. Grab pensó che fosse
la sua fine, ma all'improvviso sentí la voce dell'elfo dire: “Tu ce la puoi
fare.”
Grab si sentì invadere da un forte sentimento di
odio e così alzó lo specchio e nell'istante in cui lo alzó la creatura si
sbriciolò. Grab rise con una risata gelida senza cuore, ma subito finí perché
Aceglio lo interruppe: “Che hai? Perché ridi?”
Grab lo ignoró e proseguí il viaggio. Aceglio lo
seguí e disse: “Ora dobbiamo andare nel Fiume Saturo dove regna il mostro di
Loch Ness. Il mostro mangia solo anguille, ma é aggressivo, ci potrebbe
uccidere con facilità, ma ora che abbiamo il frammento di specchio non dobbiamo
temere nulla.” Grab seccato disse:”Tu devi stare solo zitto, io faccio il
resto.”
Aceglio si offese, ma presto dimenticò il fatto.
Per arrivare al fiume attraversarono un prato tutto fiorito e un ponte di pietra;
i due non potevano proseguire perché si fece notte, cosí si fermarono in un
sentiero pieno di lucciole. Aceglio si addormentó presto, ma Grab non voleva
dormire. Quella notte fu bruttissima per Grab: lo assalivano pensieri di
guerre, impiccagioni e di assassini che uccidono bambini e anziani. A notte
fonda Grab si sveglió di soprassalto e all'improvviso decise di proseguire
senza Aceglio, ma penso’ che l'elfo lo avrebbe potuto seguire, quindi prima di
proseguire fece specchiare l'amico nello specchio e in pochi minuti Aceglio si
sbricioló. Grab rise con una risata senza divertimento e poi proseguí per la
sua strada. Dopo aver camminato per molto tempo Grab si sentí dolere la gobba,
cosí fece specchiare la gobba nel frammento di specchio, la gobba inizió a
sbriciolarsi; faceva molto male, ma alla fine la gobba sparí. Grab si sentí
molto meglio senza la gobba; poi si
sentì affamato, cosí prima di ricominciare il viaggio prese qualche frutto che
trovò sugli alberi e una manciata di frutti di bosco. Dopo aver raccolto
l'essenziale per sfamarsi, proseguí il viaggio. Nel suo viaggio non incontró
nessuno, cosí Grab si sentì molto annoiato; arrivó il crepuscolo e Grab si
sentí stanco, cosí accese un fuoco e si mise a sedere su un ceppo d'albero.
Dopo un'ora e qualche minuto vide un castoro che stava mordendo un albero, a
Grab diede noia cosí lo prese e lo strangolò. Dopo che il castoro morí, Grab lo
mangiò crudo. Grab non si sentiva piú una persona normale, si sentiva il re di
tutto il mondo e chi gli dava noia o chi lo fissava per molto tempo lo uccideva
o lo disintegrava. Dopo molto tempo passato nell'oscurità senza vedere anima viva diventó un'orribile
creatura che non assomigliava lontanamente ad un essere umano. Dopo moltissimo
tempo, Grab stava cacciando della selvaggina e all'improvviso sentí un rumore
proveniente da un cespuglio vicino al ceppo di un pino, Grab pensó che fosse un
animale, ma non era un animale, erano due esseri umani. Grab si nascose per
origliare e sentí cosa dicevano i due:
“La principessa Luna è ancora intrappolata nella
miniera, poverina! Ma tra un po' noi la salveremo, vero Ulivio?” "Sì"
disse Ulivio “La salveremo e diventeremo i re del Grande Regno!”
Grab sentendo la parola "re" si emozionó
e decise di salvare la principessa. Grab non sapeva la direzione della miniera,
cosí prima di partire, prese i due e li legó ad un albero e chiese a loro con
voce minacciosa: “Ditemi ora dov'è la miniera della principessa o vi uccideró!”
I due confessarono tutto e dissero con voce
tremante che la principessa si trovava a
ovest. Quando i due confessarono tutto, Grab prese lo specchio e ci fece
specchiare i due, che morirono all'istante. Grab camminó verso ovest fino a
sera, finalmente Grab vide la miniera: era tutta nera, si vedeva che era una
miniera di carbone, ma l'unico particolare innaturale era che la miniera aveva
la forma di una bocca di fenice.
Grab non diede molta importanza alla cosa ed entrò.
Incontró molti ostacoli, ma grazie al suo specchio, non si fece neanche un
graffio. Ma l'ultimo ostacolo fu molto difficile, perché era una fenice. Grab
la desintegró, ma dalle sue ceneri uscì una nuova fenice, cosí fece di
nuovo e di nuovo fino finché non uscì piú una fenice adulta, ma una
fenice neonata. Grab non la uccise perché la fenice risorgeva lo stesso. Grab
si diresse nell'unica uscita che c'era e finalmente vide la principessa Luna,
lui si inginocchió e disse: “Io sono il suo salvatore, Maestà, ed ora lei deve
essere mia moglie.”
La principessa stranamente disse di no e Grab si
infurió e la minacciò: “Ora tu ti sposerai con me o ti ridurró in cenere!”
La principessa notó il frammento di specchio, così
riveló la sua identità: “Io non sono la principessa Luna, ma la fata Stella
Bianca, mi sono trasformata in principessa per attirarti qui, perché sapevo che
volevi essere un re. Ed ora vendicheró la mia amica Ricrescita! Preparati a
morire Orione!”
Grab sentí un dolore forte nello stomaco: era la
paura. Implorò: “Pietà pietà!” Grab non voleva morire in quel modo, cosí senza
pensarci due volte prese il frammento di specchio e prima di specchiarsi disse:
“Non mi chiamo Grab, mi chiamo Antony.” E lí Antony si specchió e morí, la fata
prese lo specchio e ci cadde una lacrima: non avrebbe mai dimenticato Antony.
(fine prima parte) 😀
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